We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

Viandanti (Canzoni Da un Tempo Distante)

by Tommaso Talarico

/
  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €8 EUR  or more

     

1.
L’uomo potente dice “vinceremo questa guerra in nome di Dio” un altro ancora chiama al martirio la sua gente e lo fa in nome di Dio in nome di Dio ho visto nascere e morire ho visto uccidere e salvare benedire e condannare per conto di Dio in cerca di Dio per chi non ha trovato un senso per chi a quel vuoto enorme dentro una risposta non ce l’ha sperando che Dio se mai avrà voglia di tornare sappia anche ridere e scherzare che sia un Dio un po’ come noi lungo il confine uomini in viaggio cercano una terra promessa da Dio al loro passaggio l’erba si fa deserto scorre il sangue così vuole Dio “aiutami Dio” un uomo urla senza voce inchiodato alla sua vita come Cristo sulla Croce in nome di Dio in cerca di Dio nell’esplosione del mio tempo per chi non ha una direzione per chi non l’ha avuta mai sperando che Dio se mai avrà voglia di tornare porti la legge dell’Amore nessun’altra più per noi in cerca di Dio per chi non ha trovato un senso per chi a quel vuoto enorme dentro una risposta non ce l’ha sperando che Dio se mai avrà voglia di tornare sappia anche ridere e scherzare che sia un Dio un po’ come noi
2.
Viandanti 03:04
Laura pensa che il passato sia passato per davvero sorride freddamente e poi distrattamente infila le sue cuffie e guarda fuori è lontana dalla gente dalle banalità da quel che non le piace c’è tutta una città che le passa accanto e noi siamo solo dei viandanti siamo solo dei soldati in libera uscita questa sera stella intermittente e prigioniera di un’antica oscurità stella del mio Buio Sara pensa che il passato no non passa tutto intero seduta nel metrò per la periferia c’è qualcosa che la porta via dal lavoro e dalla noia da un pianeta sordo e muto da un amore senza gioia da questa città senza mare e vento e noi siamo solo dei viandanti siamo solo dei soldati in libera uscita questa sera stella intermittente e prigioniera di un’antica oscurità stella nel mio Buio E noi siamo solo dei migranti dentro ai nostri sentimenti senza bussola né compagnia soltanto una stella intermittente e prigioniera di un’eterna oscurità stella nel mio Buio
3.
Questa città è fatta di muri muri che non vedi Alberto viaggia a testa bassa lungo i marciapiedi consulta i segni nel suo cuore ma non sa capire se c’è o non c’è del sentimento non saprebbe dire con la musica a tutto volume con le cuffie in mezzo al traffico senza più vedere un panorama fatto solamente di automobili e pubblicità e gente che va in fretta gente che lavora gente a mani tese gente che si ignora Alberto chiude gli occhi vola e va e voglio perdermi dentro a questo mare fatto di illusioni e di sogni sempre nuovi da poter comprare voglio perdermi io voglio annegare mordere la notte e fammi mordere da lei fino a farmi male Questa città è fatta di fili fili che non vedi collegamenti misteriosi dei nostri destini e Linda parla con le amiche ma le sue parole tra cinismo e disincanto evaporano al sole Linda fuma la sua sigaretta seduta sul motorino Linda cosa aspetta guarda il telefonino un po’ annoiata e tutto intorno a lei coppie provvisorie mano nella mano uomini provvisori che si leggono la mano e nei grandi schermi accesi Linda un posto sogna già e voglio perdermi dentro a questo mare fatto di rumore e di insegne luminose non voglio pensare voglio perdermi io voglio annegare nel caleidoscopio che mi scoppia dentro agli occhi mi voglio annullare
4.
Eolie 04:24
Bella sei bella come la notte nel mare di Stromboli ogni tuo sguardo fa miracoli se ora nasce un fiore nel deserto dolore di questa mia terra arida se ora nasce un fiore guarda che notte scura il vulcano se lo vedi fa paura che paura che fa il vulcano nero più nero di questa oscurità che copre cielo e mare e di cenere fuoco e lapilli sanguina e noi qui ad aspettare se per caso l’amore l’amore passa di qua e noi qui a sperare che l’amore l’amore l’amore passi di qua Bella ricordo il tuo nome e l’odore nelle strade di Lipari le mie mani e il tuo sapore nei vicoli e nella sabbia nera si nasconde la perla più rara dell’isola dentro la sabbia nera guarda che notte scura questo mare se lo vedi fa paura che paura che mette il mare nero più nero di questa oscurità e tace e poi si muove e mi parla di cose perdute in profondità e noi qui ad aspettare se per caso l’amore l’amore passa di qua e noi qui a sperare che l’amore l’amore l’amore passi di qua
5.
Lillo ha chiuso a chiave la sua stanza adesso sente odore di cesso Biancaneve sai che non si dà per niente ma vuole moneta sonante E allora fuori fuori fuori fuori nella giungla occhio spacca prendi scappa corri non farti beccare Presto in piazza centomila lì c’è un vicolo merdoso braccio vena ago limone amore e poi si parte tienti forte è lei lei che ti prende per mano è lei che ti accompagna lontano ma è un volo senza futuro e acceleri ma sai che prima o poi c’è un muro la città d’inverno ha sapore d’ospedale è meglio col sole Lillo sente spesso mille sguardi addosso di gente normale e vive fuori fuori fuori fuori nella giungla ecco qui la roba merda merda c’è la polizia sbirro stronzo giù le mani bello su non ti agitare detenzione spaccio resistenza a pubblico ufficiale e sì che sembra già un destino non proprio come immaginavo da bambino ma tu tu dimmi quale futuro può immaginare uno che vede solamente un muro uscire respirare uscire respirare che ci sarà da qualche parte un Dio da rimediare e Cristo una ragione per cui ricominciare recuperare il tempo e la forza di lottare mi aiuto a crederci però non riesco a alzarmi in volo ho i piedi di cemento sono inchiodato al suolo come un angelo senz’ali e sto perdendo la memoria dico cose senza senso e non imparo certo ora che è facile sbandare da soli controvento senza una direzione senza un riferimento ma e’ inutile recriminare amico io non mi pento di tutto ciò che ho fatto col molto che ho già perso ho perso Lillo tra le sbarre adesso cerca il cielo ma non lo trova tutto intero sigaretta tra le dita fuma un po’ di sera domani uscirà di galera tornerà fuori fuori fuori fuori nella giungla occhio spacca prendi scappa corri non farti beccare presto in piazza centomila lì c’è un vicolo merdoso Braccio vena ago limone braccio vena ago limone Braccio vena ago limone braccio vena ago limone Amore stop
6.
Il dono 04:14
Pelle che sa di zenzero pelle che sa di mare profumo di ginestra i tuoi occhi in tempesta per me pelle che sa di zenzero occhi da incatenare nell’aria calda e azzurra di fichi d’india e nuvole e noi la strada bianca di polvere e sassi e campi bruciati dal sole l’odore dei corpi erba e sudore accanto ai binari un filo di vento e noi due distesi nell’ombra in silenzio le mani affamate le frasi spezzate e poi pelle che sa di zenzero pelle che sa di mare l’imbuto della notte che inghiotte i nostri volti e tu rosa che vuole schiudersi rosa che sei lunare nell’aria densa e umida di stelle e di salsedine e poi il lato oscuro dei sogni le voci lontane cullate dall’onda che scende e risale e risveglia il ricordo di foglie cadute e giorni d’ottobre e pioggia che scivola e lava via il tempo carezze rubate promesse tradite a un solo passo da noi la strada bianca di polvere e sassi i campi bruciati dal sole l’odore dei corpi erba e sudore accanto ai binari un filo di vento e noi due distesi nell’ombra in silenzio le mani affamate le frasi spezzate e poi il lato oscuro dei sogni e ancora le voci lontane cullate dall’onda che scende e risale e risveglia il ricordo di foglie cadute e giorni d’ottobre e pioggia che scivola e lava via il tempo carezze rubate promesse tradite promesse tradite
7.
Sud 04:37
La strada che va verso il mare è stretta e tortuosa e le case son grigie di ferro e cemento e pilastri che spuntan dai tetti e ogni tetto ha un orecchio puntato sul cielo a captare le voci del mondo storie lontane e la storia non passa di qui Il ragazzo ha una macchina nuova bella fiammante metallizzata che sgommando si mangia la strada ed il tempo che manca alla destinazione c’è chi aspetta e consuma l’attesa nel tempo di una sigaretta tanto il tempo non passa di qui sud profondo sud si tratta di omicidio o eutanasia ma dove si nasconde la tua gente che ha tutto e non ha niente gente mia il vento qui porta un odore di campi bruciati e mare e benzina e rumore di macchine in corsa lungo la statale e calore discoteche e case sempre in costruzione niente ha inizio né fine mai qui il ragazzo ha una faccia da duro orecchino telefono all’ultima moda e paura e conti in sospeso con chi qui comanda con chi toglie e dà con chi aspetta con la stessa paura nascosto nell’oscurità che la luce non passa di qui sud profondo sud si tratta di omicidio o eutanasia ma dove si nasconde la tua gente che ha tutto e non ha niente gente mia i paesi di notte sembrano costellazioni arroccate nel buio e l’ultima ronda distratta dei carabinieri per cercare nessuno e ciascuno chiude gli occhi e le orecchie a ciò che succede lì fuori per il mondo che passa in TV e nel mondo di fuori una macchina ne affianca un’altra nuova fiammante e una mano spinge il grilletto di una pistola e lì fuori c’è chi muore ammazzato in silenzio nell’oscurità e nessuno passava di qui e nessuno passava di qui Sud profondo sud si tratta di omicidio o eutanasia ma dove si nasconde la tua gente che ha tutto e non ha niente gente mia sud profondo sud che nome ha questa eterna malattia ma dove si nasconde la tua rabbia che vibra sottopelle questa vecchia pelle
8.
Alice benvenuta nel paese delle meraviglie benvenuta a Disneyland Cappuccetto rosso batte lungo i viali sta con uno che si fa sua nonna è scappata con un petroliere americano e l’eredità l’ha usata per il lifting e per acquistare la casetta piccolina in Canada il lupo cattivo l’hanno chiuso in un ospizio ma in fondo sta bene anche se non ha quasi più parenti sono tutti estinti i suoi cari estinti Hansel c’ha il diabete, Gretel è una donna in carriera Pollicino sta intuendo che si è spinto troppo in là ha finito tutto il pane e c’ha l’orco alle calcagna che è nel traffico di organi Alice benvenuta nel paese delle meraviglie benvenuta a Disneyland Biancaneve vive sola,si fa le sue storie ha l’anoressia mangia solo mele non avvelenate ma modificate geneticamente Mentre i sette nani sono l’attrazione di un circo itinerante i tre porcellini ora sono miliardari stanno in società hanno un sito porno,foto a pagamento roba niente male per la verità Cenerentola non è cambiata lava i pavimenti ma il permesso di soggiorno non ce l’ha la Bella Addormentata l’hanno appena scritturata per un nuovo reality che va in onda il giovedì col principe è durata poco giusto solo qualche foto e qualche pettegolezzo da rivendere ai giornali Alice benvenuta nel paese delle meraviglie benvenuta a Disneyland la matrigna fa i tarocchi su un canale regionale lo specchio magico è in offerta pagamento rateale Heidi ormai è cresciuta vuole fare la velina c’ha suo nonno sempre appresso tutto il giorno la tampina Goldrake l’han spedito in missione su Plutone e sta lì in esplorazione si è perso come un coglione con il suo sistema radio cerca di comunicare ma c’è troppa confusione nel traffico interstellare Il capitan Harlock l’anno pure denunciato propaganda sovversiva in flagranza di reato a Pinocchio invece l’hanno messo a capo di un governo e Geppetto se n’è andato pure lui dal padreterno e la favola bambini prima o poi deve finire perché’ mò s’è fatto tardi ed è ora di dormire alice benvenuta nel paese delle meraviglie benvenuta a Disneyland benvenuta benvenuta a Disneyland
9.
io posso scalare montagne e poi ridiscendere giù io proprio io ho attraversato deserti ed ho visto la fame e la sete e le stelle che tu non conoscerai mai e tutto l’amore passato ancora non basta per imparare e ancora non tornano i conti chi è in debito o in credito tra noi a volte c’è il dubbio concreto che sia solamente uno sguardo sbagliato che tutto l’amore pensato sia poi solo in fondo amore di sé ti sento passare sei sempre con me alla mia catena lasciami andare lasciami andare tu vuoi per me un ruolo da carnefice e poi non ti accorgi che è un gioco di cui siamo vittime perché tu vuoi per te un uomo forte e sensibile però non capisci la forza e il mistero nascosti nella fragilità e tutto l’amore passato ancora non basta per imparare e ancora non tornano i conti chi è in debito o in credito tra noi a volte c’è il dubbio concreto che sia solamente uno sguardo sbagliato che tutto l’amore pensato sia poi solo in fondo amore di sé e vorrei fuggire ma corre con me la mia catena che non so spezzare non so spezzare tutto l’amore passato ancora non basta per imparare e ancora non tornano i conti chi è in debito o in credito tra noi a volte c’è il dubbio concreto che sia solamente uno sguardo sbagliato che tutto l’amore pensato sia poi solo in fondo amore di sé amore di sé amore di sé amore di sé
10.
“se vogliamo che l’economia riparta noi dobbiamo attuare una politica di stampo liberale” questo dice il tipo nel cortile alla facoltà di lettere e filosofia così quel giorno sono andato via e c’era il sole e i papaveri vibravano nei campi non sentivo più dolore certo non credevo che purtroppo non ti avrei mai più rivista tu la stanza le mie mani su di te nella penombra il tuo corpo danza e danza le mie mani su te in controluce il tuo corpo danza fragile confusa indifesa viva è la speranza fragile confusa indifesa fragile confusa indifesa “certo che io e lui non stiamo insieme noi ci stiamo solamente frequentando e poi sai tu come vanno certe cose” dice lei alla sua amica alla facoltà di lettere e filosofia da qualche tempo ho cambiato idea sto bene ora che mi sento libero da quello che credevo di provare certo che ripenso con affetto ancora a quando stavo male tu la stanza le mie mani su di te nella penombra il tuo corpo danza e danza le mie mani su te in controluce il tuo corpo danza fragile confusa indifesa viva è la speranza fragile confusa indifesa fragile confusa indifesa lei ha lo sguardo azzurro non dimostra che vent’anni l’aria di chi ha visto tutto una maglietta con su scritto “eat me” guarda fuori un po’ distratta alla facoltà di lettere e filosofia saranno la bellezza e l’ironia pensavo a salvarci e ammiravo il mio bel pugno di mosche in mano pure le certezze mie crollavano a me venivi in mente tu la stanza le mie mani su di te nella penombra il tuo corpo danza e danza le mie mani su te in controluce il tuo corpo danza fragile confusa indifesa viva è la speranza fragile confusa indifesa fragile confusa indifesa
11.
Di molti sguardi e di poche parole e qualche buona intenzione poco dormire mangiare cantare e naufragar naufragare di lunghe attese alle stesse fermate e fughe solo sognate già troppi ieri precisi doveri sentirsi ancora stranieri ecco di cosa è fatto il tempo che stringo tra le dita e curo come una vecchia ferita quel po’ d’amore che c’è in questo andare senza meta scoppi di vita partenze ritorni tumulto dei sensi la schiuma dei giorni e vanno e vanno via stretti in catena e passerà presto quella piccola pena e tu facce che ho amato e ancora tu chissà il futuro ora ecco di cosa è fatto il tempo che stringo tra le dita e curo come una vecchia ferita quel po’ d’amore che c’è in questo andare senza in questo andare senza

about

Un disco acqua e sapone, di rock e di canzone d'autore, di preziose radici del passato e di forte personalità di questa nostra attualità. Pubblicato dalla RadiciMusic Records, con la produzione artistica di Gianfilippo Boni e dello stesso Talarico. Scritture inedite, alcune recenti, altre lontane nel tempo. Scritture che solo ora hanno trovato forza di venire alla luce.
Il filo conduttore del lavoro è il viaggio, inteso sia come viaggio interiore che come il viaggio che ciascuna di queste canzoni ha affrontato per arrivare fin qui. Anche i personaggi che vivono nelle canzoni viaggiano, qualcuno è prigioniero della propria alienazione, qualcun altro dell’odissea di un’esistenza sempre uguale, e non riesce a spezzare le catene che probabilmente si è costruito da solo, un altro viaggia ignaro verso un destino segnato. Anche l’autore di queste canzoni ha viaggiato, e non è più la stessa persona che le ha scritte. Arrivano da un tempo distante (anche
se non tutte).. Non è un caso se all’interno del libretto è inserita una citazione di una poesia di Antonio Machado, “Caminante” che in un punto dice “voltando lo sguardo indietro, si scorge il cammino che mai si tornerà a percorrere”.

credits

released April 30, 2018

Testi e Musica Tommaso Talarico

Produzione artistica e arrangiamenti di Gianfilippo Boni e Tommaso Talarico

Registrato e mixato al Paso Doble Studio di Bagno a Ripoli (Fi) da Gianfilippo Boni

Batterie registrate da Fabrizio Morganti allo studio La Capanna di Sesto Fiorentino (Fi)

Passaggio analogico e supervisione ai missaggi effettuata da Daniele Bao al Parsifal Recording Studio di Sesto Fiorentino (Fi)

Masterizzato da Giovanni Versari presso lo studio La Maestà di Tredozio (Fc)

Fabrizio Morganti suona con: Turkish Cymbals, Evans Drumheads, Schlagwerk Percussion

Giuseppe Scarpato suona con: Gibson guitars Italia, Mezzabarba amplification, Galli strings,Reference Lab, Dophix.

license

all rights reserved

tags

about

Tommaso Talarico Florence, Italy

Tommaso Talarico, cantautore di origine calabrese, nato a Catanzaro nel 1974, comincia a esibirsi nei locali della scena fiorentina fin dal 2006. A fine novembre 2016 esce il video de "Il tempo delle favole", pezzo che fa parte dell'album (il primo), intitolato " Viandanti (canzoni da un tempo distante)”.
Il progetto, che si muove tra sonorità rock e canzone d'autore,
... more

contact / help

Contact Tommaso Talarico

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like Tommaso Talarico, you may also like: